Grecia è zuccona. Ha preso 4 in Matematica. Colpa sua, certo. La mamma di Grecia, che le vuole bene e si chiama Europa, decide di darle una giusta lezione per farla crescere, maturare e insegnarle a non essere più indolente: così le impone di dover prendere almeno 7 nella prossima interrogazione. Grecia, che è sì zuccona e indolente ma vuole bene alla mamma, prova a obbedire, ma nel compito successivo prende 5. È migliorata, ma non basta: non ha adempiuto ai doveri imposti – per il suo bene – da mamma Europa. Così mamma Europa, che vuole un gran bene a Grecia, le impone che al compito successivo dovrà prendere 8. Grecia si sforza (non è forte in matematica, lo sanno tutti) e prende 6. A questo punto mamma Europa si arrabbia davvero: “Come! Ti avevo detto che dovevi prendere 8, e tu ti presenti con un misero 6! Ma poiché ti voglio bene e voglio che tu migliori, esigo che al prossimo compito tu prenda 9”. Grecia ce la mette tutta, e la volta dopo prende 7. A questo punto, visto che per tre volte Grecia non ha obbedito, mamma Europa la disconosce e la butta fuori di casa. Giustizia finalmente è fatta!
Questa è solo una favoletta, si capisce subito. Sì, perché nella realtà mamma Europa non è così tanto buona. A lei importa non tanto che Grecia cresca e impari, quanto di non fare brutta figura con il gruppo di amiche, le Banche. Le Banche sono quelle che un tempo dicevano a Grecia “Non preoccuparti! Va tutto bene! Vai pure a giocare fuori, non occorre che studi!”.
Le favole sono spesso crudeli, e mostrano i difetti umani. La realtà spesso è peggio.