Campionati del mondo di AL. Anche l’Italia si è convertita ai coloured, tant’è che gli unici bianchi sono i maratoneti. Solo che abbiamo importato i fratelli deficienti di quelli importati dagli altri: i nostri coloured fanno schifo. La cosa che hanno imparato subito in Italia è lamentarsi. “Fa troppo freddo” (eccerto, correvi da sola o le corsie delle altre erano riscaldate). “Credevo di aver corso bene ma invece no” (eggià). “Mi è tornato il male al tendine” (allora checcazzo ci fai qui?).
Le corse sono appannaggio dei neri: diversi tipi di nero per diverse distanze, ma si sa da decenni. Però ci sono i salti, i getti, i lanci… discipline dove trovi croati, cechi, polacchi, francesi, lituani, rumeni… tutti bianchi. Vincono. Gli italiani manco partecipano.
Quei due Gianni e Pinotto di Bragagna e Tilli pontificano. Neanche una parola sull’ormai decennale naufragio atletico nazionale. Come mai? Si alternano nei commenti con i vari soloni della Federazione o con tecnici che sanno tutto loro ma di far vincere qualcuno manco a parlarne. L’Italia ha 67 milioni di abitanti; Ungheria, Romania, Austria, Bahrein, Svezia, Spagna no. Però si sentono, si vedono, sono sul medagliere.
COM’E’ CHE NESSUNO DICE UNA PAROLA?