È tornato il re?

È

Kasparov è tornato a giocare ufficialmente dopo 12 anni di stop, con una wildcard al Rapid&Blitz di Saint Louis. Ha 54 anni, età in cui il solo Korchnoj mostrava di essere ancora in palla. Il R&B fa parte del Grand Chess Tour, una serie di tornei a invito che cerca di stabilire un suo proprio standard (anche tramite un sistema di punteggio, l’URS, alternativo all’ELO) e mira a professionalizzare il mondo degli scacchi. Perciò Kasparov non è ancora rientrato nell’orbita FIDE, con la quale è in rotta.

Sta facendo una figura di merda, com’era prevedibile. La sua maggior debolezza è il sembrare non capire che rapid e blitz hanno tempi di riflessione molto ristretti. Gli altri invece lo sanno, così K raggiunge belle posizioni con 5 secondi rimasti e l’avversario ha ancora 1 minuto per raccogliere i frutti delle ultime mosse a cazzo che K necessariamente fa dovendo muovere tanto per muovere.

La domanda è: chi te l’ha fatto fare? Eri l’ospite d’onore ovunque andassi, salameleccato con inchino da tutti, Carlsen compreso. Potevi fare (e non perdevi occasione per farlo) il guru su qualunque argomento, dall’eccidio delle balene alla fusione fredda. Ho capito: non ti andava più di fare il monumento vivente. Però ora non sarai più un monumento, né vivente né morente, ma solo un patetico vecchietto arrogante, preso a schiaffoni da gente nemmeno nata quando sei diventato campione del mondo, interessante solo per i fotografi che spietatamente immortalano le tue espressioni d’angoscia quando ti accorgi che stai perdendo.

I media, che se ne fregano di tutto quanto non faccia notizia, ti hanno riservato il tappeto rosso il primo giorno. Al quarto per loro sei solo una nota a margine dell’andamento del turno: che tu vinca (raro) o perda non incidi di un grammo su quel che accade ai piani alti della classifica. Lo vedono tutti che sei un leone senza più denti. Ringrazia iddio che non c’è Carlsen (o forse lo hai calcolato apposta?): ti avrebbe rullato come Will Coyote, dimenticandosi subito dopo che esisti, per pensare alle cose serie.

Il guaio maggiore è che stasera avrai di nuovo un punteggio (solo URS o anche ELO, non lo so) ufficiale, e quel 2812 elargitoti non so con quali criteri in base alla tua classifica di 12 anni fa sarà anch’esso storia. Starai sotto, e di molto. Se continui, preparati a vederlo scendere inesorabilmente ancora, sempre di molto.

Sul web continui a fare pubblicità al tuo metodo di scacchi, ma chi è incentivato a prendere lezioni da un perdente?

Ri-domando: chi te l’ha fatto fare?

(Alla fine, K è arrivato ottavo su dieci, con 16 punti contro i 24 ½ del vincitore (Aronian). Peggio di lui solo l’altro vecchietto Anand e Navaro, un’altra wildcard. Ha vinto 5 partite (Aronian 13) su 27 giocate e ne ha perse 6).

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SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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