Conosco un po’ la pallanuoto femminile ad alto livello, grazia a un’amica che la praticava in Serie A.
È uno sport non duro, durissimo. Oltre a essere massacrante in sé, richiede allenamenti pazzeschi, 6 gg su 7. Non ti dà una lira.
Le ragazze italiane – piccole delicate e con la vocina da puffe – sono arrivate in finale, battendo quegli ippopotami delle russe. Non so come andrà a finire, non è questo che mi importa.
Mi importa molto che di pallanuoto si parli due settimane ogni 4 anni, mentre se Balotelli scorreggia o Ronaldo si fa le meches esce un’edizione speciale della Gazzetta.
Mi importa moltissimo che la pallanuoto sia solo un simbolo, un caso di scuola, di quanto sia malato ‘sto Paese.
Se permettete, che le ragazze della pallanuoto si prendano una simbolica rivincita sul merdoso carrozzone degli sport “maggiori”, lo considero uno schiaffo morale da tenere nel cuore, a monito.
i sei minuti più duri della mia vita , tre tempi da due minuti in piscina in villaggio in Puglia. Animatore, giocatore di serie B organizza partita tra ospiti con tempi di due minuti che a me , vent’anni fa discreto atleta e giocatore di basket , sembravano una inezia > dopo i primi 45 secondi > sofferenza pura !! sudavo stando in acqua e : se lo ricordo ancora !!!! abrazos
Daniele!!! Ma sei davvero tu? …giocatore di basket… Sì, sei tu! Ma ciao!