The Big Bang Theory

T

Ho finito di vedere tutto BBT, la serie cult incentrata su Sheldon Cooper e i suoi amici.

I maschi sono delle macchiette nerd, ma la parte per me interessante sono le dinamiche che si stabiliscono negli anni con le loro amiche/compagne.

 

Sheldon-Amy

Nerd sociopatico lui e nerd lei, si incontrano su un piano di contrattazione negoziale basata sulla razionalità scientifica, e in questa prima fase il disperato bisogno affettivo di lei la rende il soggetto debole. Poi, nonostante le sue insicurezze intrinseche, Amy riesce a rendere Sheldon progressivamente più umano attraverso lezioni di buon senso sociale e relazionale. Si tratta di una dinamica madre/figlio di tipo sano e costruttivo, che fa progredire entrambi.

 

Howard-Bernadette

La personalità mammona, pigra e imbrogliona di Howard non si modifica, ma tali tratti marcati trasformano il rapporto in una nuova versione della morbosa relazione madre/figlio che egli aveva con la madre. Bernadette diventa la “nuova madre” dispotica e umorale, contro la quale i sensi di colpa di Howard non trovano difesa, se non nelle solite vie di fuga di bugie e imbrogli.

 

Leonard-Penny

Il perenne senso di inferiorità di Leonard, acuito dalla bellezza di Penny, crea il paradosso che il brillante fisico sperimentale resti ostaggio degli schemi mentali e comportamentali di una contadina impermeabilmente stolida e ignorante (sembra Auto da fè di Canetti), a propria volta prigioniera del proprio senso di inadeguatezza e fallimento sociale.

 

Nel complesso, la sitcom riporta la serie di compromessi che poco gloriosamente mantengono in vita i rapporti di coppia. Alle spalle c’è la struttura tipica degli equilibri familiari: uomini perennemente bambini e donne che si trasformano in madri, mentre in loro cresce la frustrazione verso l’irrealizzato sogno infantile del principe azzurro (o del Cavaliere Nero, ‘che andrebbe bene lo stesso).

Paradossalmente, in questo contesto gli uomini risultano nel complesso più soddisfatti, in quanto i loro obiettivi di breve periodo sono più facilmente ottenibili rispetto ai sogni irrealizzabili (quando consci) delle loro consorti. La frustrazione femminile si scarica sui maschi, “colpevoli” di essere semplici e di riuscire a essere soddisfatti di cose semplici.

A contorno, le figure dei suoceri, che sembrano un ammonimento di come staranno le cose per tutti i protagonisti, di lì a pochi anni. Questo “salto nel futuro” è una sorte di appendice alle dinamiche interne di cui i protagonisti ci hanno resi testimoni per 12 anni. Tranne che per Sheldon e Amy, è difficile poter parlare di un’evoluzione.

 

The BBT riporta in misura grottesca una realtà tipicamente americana, ma che ci è sempre meno ignota in tutto l’Occidente. Crisi del maschio, della donna, dei ruoli… indubbiamente la ricerca un po’ casuale e poco sistematica di nuovi equilibri. Che per ora, almeno a giudicare da BBT, non sono stati trovati.

Add comment

SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

PUOI TROVARMI ANCHE QUI