OK, ragazzi, ecco un post narcisista.
Mille anni fa un amico di famiglia, pittore piuttosto famoso, si offrì di farmi un ritratto. Io la presi alla leggera e non se ne fece niente. ‘Sta storia però mi era rimasta un po’ sul gozzo, vuoi perché tutti i notabili devono avere un ritratto, vuoi perché la mia inconsueta bellezza non è giusto rimanga relegata ai pochi che mi conoscono di persona.
Per mia fortuna, più di recente un altro artista, che non è amico di famiglia ma mio personale, senza dirmi un picchio mi ha fatto il ritratto e poi mi ha mandato un laconico sms: “vientelo a prendere”. Così da qualche giorno dispongo di quest’opera, che mi riguardo spesso per quanto coglie bene la mia straordinaria profondità interiore, condita dalla lungimiranza di uno sguardo di chi non deve chiedere mai (infatti mi ha fatto il quadro senza lo chiedessi, no?).
L’amico è Andrea Sostero, artista in Roma. Visto che degli amici si deve parlare bene vi dirò che è un giovane molto bello, aitante e pericolosamente muscoloso, nonché dotato di quell’aggressività naturale e combattiva che fa’ si che non ve lo vorreste mai trovare contro in una rissa. Non per nulla parte del mio wing chun lo devo a lui, mio collega più anziano sul percorso marziale.
Ma visto che degli amici si deve anche parlare male, vi dirò pure che è la seconda persona più pigra e incostante che conosco, dopo me stesso.
Questo post, oltre che di autocelebrazione e ringraziamento, ha anche un altro scopo: rendere il Blog definitivamente impermeabile a ogni possibile accusa di scarso intellettualismo.