Ci siamo subito: ora Grillo farà il referendum sull’euro. Cioè chiederà alla signora Pina, al nipote Renatino e agli spinellati sul muretto se vogliono l’euro che infiniti addusse lutti agli Achei o se non sarebbe meglio tornare alla lira.
I metodi del M5S sono noti: si chiede agli iscritti sul forum. Controllo su chi siano questi iscritti? Per carità! Non è democratico!
La signora Pina, che è quella che a suo tempo affermò che le opinioni di Krugman e Stiglitz non contano, mentre conta che i cani non le sporchino il marciapiede, dirà la propria in totale indipendenza e disinformazione. Il suo parere peserà come quello di Stiglitz, anzi di più, perché l’economista non può votare non essendo iscritto al forum.
Questo è il problema della rappresentanza e della rappresentatività delle opinioni nel M5S.
In attesa che, come è sempre successo (vedi Lega Nord che doveva moralizzare la Roma Ladrona, e si è trovata invece a rubare come tutti gli altri) l’inossidabile Sistema si mangi anche i grillini, non prima che questi abbiano fatto la loro parte di danni.
Prima o poi dirò anche qualcosa di buono sul M5S, ma non oggi.
Il M5S non è la Lega. Non ha improbabili obiettivi geografici, tipo la Grillania, da celebrare con cerimonie eucaristiche a base di focaccia genovese alle fonti del Bisagno. Partire dal presupposto che tutti i grillini (o forse anche tutti gli italiani?) siano delle signore Pina, ignoranti e incapaci di intendere e di volere mi sembra un po’ riduttivo. In passato su altri temi referendari nel nostro paese hanno prevalso coscienza e concretezza. Certamente i temi economici non sono facilmente abbordabili e comprensibili come divorzio e aborto, ma raccogliere le opinioni della base mi sembra comunque un buon esercizio di democrazia: poi siamo d’accordo che il voto di un’idiota vale quanto quello di un Nobel. Ma è così che funziona in democrazia. O no?
Il M5S non è la Lega, appunto. La Lega degli inizi aveva un obiettivo talmente assurdo da non essere pericoloso. Questi invece vogliono indire un referendum sull’euro senza allestire un’informazione sui pro e i contro. Non ho mai detto che nel M5S ci siano solo babbei, ci mancherebbe (ci sei tu, per esempio, no? intanto togli l’apostrofo da “un’idiota”, se no lo dico alla Sandroni e ti rifaccio fare l’esame di terza con la Caruso 😀 ), ma per il già nominato problema della rappresentanza – vero punto debole del M5S – accade che il Nobel e la signora Pina contino uguale.
C’è poi da dire che Grillo, sulle piazze, fa più presa dei nobel sulle signore Pina e questo è il ben noto dramma del populismo: il capopopolo che sa come irretire la gente anche (soprattutto) dicendo cazzate è premiato rispetto al pacato razionalista che si propone con un metodo scientifico di analisi, che il popolo non è attrezzato a usare e interpretare.
La democrazia senza rappresentanza è una roulette russa. La parola d’ordine di tutti i movimenti rivoluzionari è sempre stata “cultura e informazione”, con obbligo di studio e diffusione della conoscenza. Non mi sembra (non E’) questa la strategia di Grillo.
La cosa buona del M5S è l’aver dato uno scossone non indifferente a questi stronzi banditi dei poilitici, la cosa cattiva è il come l’ha fatto.
Per tacere della gatta da pelare che ora Grillo ha nel cercare di tenere a freno i sotto-capipopolo che lui stesso ha fatto eleggere: da qui e da cui i metodi staliniani di controllo degli eletti.
Ripeto: nel M5S l’idea è buona, buonissima; il modo di attuarla no (imo).
Il M5S ha finalmente messo alle corde quei mammalucchi (il cui diminutivo non è mia madre) che per 20 anni sono stati tollerati, senza tutti gli infervoramenti e le critiche che Grillo riscuote in questo periodo.
Io l’ho appoggiato con il mio voto (e non per questo vado etichettato), convinto che fosse giunta l’ora di mandare a casa più ladri possibile e la vedo ancora come unica via oggi percorribile.
E’ una scommessa. E allora? A dire il vero, non sono nemmeno certo che prospettare l’uscita dall’euro sia poi così negativo. Hai visto mai che si risvegli qualche altro movimento “populista” in Europa e quegli altri mammalucchi di Strasburgo si ritrovino costretti a voltare pagina? Utopia? Forse, ma finalmente dai tempi del liceo ho nuovamente un sogno.
p.s. “idiota” è aggettivo e sostantivo sia maschile sia femminile. Se riferito alla signora Pina, come io, ovviamente, intendevo 😀 , è femminile, quindi “un’idiota” si usa con l’apostrofo, con buona pace della Sandroni e della Caruso.
Ripeto: ci sono cose buone, nel M5S, alcune “interne” (il principio dell’agorà), altre a valenza esterna (i mamelucchi a casa).
E’ una scommessa. Avrei preferito poter scegliere con più oculatezza le mie carte.
Sull’euro sì/no si può e si deve discutere. Ma – appunto – discutere, con posizioni informate.
Ti passo quella dell’idiota. (contemporaneamente, faccio forgiare la coppa del I Trofeo Arrampicatori sugli Specchi, del quale non abbiamo ancora un vincitore, ma un favorito sì 😀 ).