Olimpiadi? NO grazie!

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raggi675-675x275Per una volta sto con la Raggi. Non perché questa sia informatissima sugli effettivi costi e benefici delle Olimpiadi a Roma, ma perché non lo sono neanche i suoi oppositori.

Sui giornali leggiamo che staremmo rinunciando a miliardi e miliardi di entrate, ricavi e benefici. I soliti pennivendoli sciorinano previsioni che naturalmente hanno copiato, senza chiedersi che interessi rappresentino quelli dai quali le hanno copiate. O viceversa sapendolo benissimo.

Apprendiamo che gli inglesi e l’immancabile facoltà universitaria (Tor Vergata) hanno stimato fantastiliardi di attivo. Ah, sì? benissimo: ci investissero loro.

La Raggi non ha uno studio alternativo, né le risorse per confutare quelli esistenti, ma forse ha letto i resoconti ex post su chi le Olimpiadi le ha già ospitate. Atene è fallita, Seul quasi, Londra sta quasi pari, a Rio sarà un massacro.

La Raggi non sarà un genio, ma a naso ha odorato il rischio. Io sono un esperto di ‘sta roba, per mestiere. Nelle previsioni i ricavi sono sempre gonfiati, i costi sistematicamente contenuti al minimo sindacale. Per stimare i ricavi, il mantra è “se si ipotizza che…”. La fregatura sta sempre in quel che si ipotizza, per cui l’economista critico ogni volta che legge ipotizziamo che dovrebbe accendere il visore notturno e cominciare a leggere con attenzione: il trucco sta per arrivare. I costi aumenteranno del 175% (media sulle olimpiadi), ma forse da noi pure del 300%. I costi sono certi, i ricavi mai. Nel concreto i costi aumentano sempre, i ricavi diminuiscono anche del 50%.

Non voglio entrare nel dettaglio delle puttanate che ho visto in prima persona – e a volte sono stato pure costretto a scrivere – in  25 anni di analisi costi/benefici, ma sappiate che è tutta una recita di cui si sa dall’inizio chi deve vincere.

La Raggi, attraverso il suo partito, è contraria per principio alla corruzione. Sa già che appalti miliardari sono il brodo di coltura del magna magna. La Raggi non sa un cazzo, ma proprio perché non sa non si fida. Brava.

Davvero strano che il Messaggero, che è dei Caltagirone (costruttori), stia inscenando una campagna anti-Raggi che suona di orchesse-sindaco e bambini lasciati a morire di fame. Dev’essere un puro caso.

La Raggi ha avuto il coraggio e probabilmente l’incoscienza di dare uno stop all’ennesimo carrozzone di cui poi, mooolti anni dopo, il solito pennivendolo d’inchiesta scoprirà i raggiri, i sotterfugi, gli imbrogli.

Il caso olimpiadi romane, per chi lo sa leggere, fa emergere gli interessi occulti degli attuali padri della patria: basta guardare che si indigna di più per capire chi vi vuole prendere per il culo. Se la prova non basta, guardate chi tiene la testa fuor d’acqua, a farsi vedere: gli stronzi galleggiano.

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SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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