Chi ha girato Venere?

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Fatti sparsi sul Sistema Solare

Il sistema solare (ss) è un oggetto più strano di quanto si pensi comunemente. La colpa è dei modellini perfettini che ci hanno mostrato quando eravamo piccoli e  dove – per esempio – la specificazione “le distanze non sono in scala” ci rimbalzava del tutto. Questi modellini, più che chiarire, nascondono.
Tutto quello che c’è nel ss è assolutamente trascurabile, tranne il Sole e Giove. Un ss senza altri pianeti oltre a Giove è possibile, uno senza Giove no. Lui, da solo, ha una massa superiore a quella di tutti gli altri pianeti messi assieme (assommano al 75% della sua) e senza di lui partirebbero per la tangente alla minima interferenza, perdendosi nello spazio: è lo stabilizzatore del ss. In più, è una spugna che pulisce le orbite sull’eclittica da tutte le schifezze che vi girellano: senza il Gigante Rosso la Terra (e gli altri pianeti interni) sarebbero bombardati in continuazione da meteoriti di ogni dimensione.
Dai suddetti modellini sembrerebbe che il ss sia composto di palle che fanno il girotondo. Il fatto è che la palla più vicina (Mercurio) sta a 58 mkm dal Sole, Nettuno a 4.497. E’ come dire che stiamo giocando a calcio – su un campo regolamentare – con un compagno di squadra che sta a 770 km da noi. Detta diversamente, in un vero modello in scala se piazziamo Mercurio a 6 cm dal Sole, Nettuno sta a 4 metri e mezzo. Da Nettuno, il Sole si vede grande più o meno come le altre stelle: un puntino in mezzo al nero.

Hanno declassato Plutone a “pianetino” (quindi ora si finisce con Nettuno, e tanti saluti). Ancora gli atlanti degli anni ’60 gli assegnavano un volume circa 400 volte quello della Terra: ora pare sia più piccolo della Luna. Come dire che, nonostante Hubble, non se ne sa praticamente un cazzo. In compenso hanno promosso Cerere (e chi è?) e altri 4 nella stessa attuale categoria di Plutone: davvero se ne sa poco. Per protesta, Plutone è l’unico (ex)pianeta a non giacere sull’eclittica: esso “si tuffa” nell’orbita di Nettuno, così che per alcuni anni è più lontano dal Sole di quest’ultimo, per altri anni è più vicino.

Tutto, ma proprio tutto nel ss gira in senso antiorario. I pianeti attorno al Sole (rivoluzione) e attorno a sé stessi (rotazione). Pure i satelliti attorno ai pianeti girano così. C’è solo un unico rompicoglioni: Venere. Non si sa perché, ma è l’unico oggetto in ‘sto casino che ruota dall’altra parte (infatti gli hanno assegnato il polo nord in basso). Chi l’ha girato?
Venere è grande più o meno come la Terra, un po’ meno denso, ma assolutamente invivibile per noi: uno strato di 80 km di nubi (sulla Terra si arriva a 12-13) rende la pressione atmosferica pari a circa 90 atmosfere al livello del suolo. In più, per l’effetto-serra (vedi le nubi) ci fa caldino: più o meno 400 gradi, più che su Mercurio.

Mercurio, Venere, Terra e Marte sono i 4 pianeti rocciosi, nel senso che sono solidi. Marte, il più esterno, sta a 228 mkm dal Sole. Poi c’è un ampio spazio vuoto, tranne che per la cintura degli asteroidi, e quando si arriva a Giove si è ormai a 778 mkm.
Giove, Saturno, Urano e Nettuno sono fatti quasi completamente di gas. Significa che non hanno una superficie su cui “si possa atterrare”, bensì si precipiterebbe fino al loro nucleo, fatto probabilmente di ferro. Il nucleo di Giove si ipotizza sia grande più o meno come la Terra, a fronte del volume complessivo del pianeta che è circa 1.600 volte il nostro. L’ultima su Giove è che emette più radiazioni termiche di quante ne assorba: anche in questo è unico.
La Terra sembra essere l’oggetto più denso (di maggior peso specifico) del ss.
Mercurio è così pigro nel ruotare, che lì un giorno dura più di un anno (mercuriano, sia ben chiaro).

Riassumendo. Il ss non assomiglia alla giostina che ci mostrano i modellini, ma è invece un insieme del tutto disomogeneo di corpi solidi e gassosi creatisi in momenti diversi e per ragioni diverse, anche se tutti originariamente da “materia stellare” (il Sole). Su scala interstellare le dimensioni del ss sono ridicole, ma su scala planetaria sono enormi, per cui onore al merito dei vari astronomi rinascimentali che hanno capito che facevano parte di un unico sistema. Un bel contributo alla chiarificazione delle relazioni tra gli oggetti del ss l’ha data Newton, identificando l’unica forza che rileva in merito, quella gravitazionale. Il ss si definisce infatti come il campo di forza entro il quale il Sole esercita la sua influenza sistematica (per questo le comete ne restano fuori).
Benchè la fantascienza si sia sbizzarrita alquanto – soprattutto negli anni ’40 e ’50 – nel cercare di fornire un’immagine “antropomorfa” del ss, in realtà tale immagine è completamente falsa: tutto quello che possiamo dire è di saperne veramente poco.
È per questo che è così affascinante pensarci.

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SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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