La Scienza in pillole è pericolosa. Soprattutto quando fornisce spiegazioni che sembrano plausibili. La maggior parte della ggente – me compreso – “studia” sul web e quando trova illustrazioni credibili ci si affeziona, dopodiché riversa la propria ‘scienza’ nei social network. Senonché anche canali prestigiosi, con milioni di follower, molto spesso forniscono spiegazioni sbagliate per le quali a meno di non essere esperti del campo è difficile trovare l’inghippo. Ma se sei un esperto – di solito – non guardi questi canali. Così la disinformazione si espande.
Recentemente ho trovato un canale noioso e pedante che fa debunk sulle teorie scientifiche spiegate male, cioè capite male da chi le sta spiegando. In particolare, l’ho visto accanirsi (giustamente) contro l’ipotesi che gli effetti gravitazionali dipendano dal tempo. No: dipendono… dalla gravità. Ma accorgersi dell’errore non è banale: serve carta e penna e una buona dose di pazienza e calcoli. A volte, settimane di riletture e calcoli, per comprendere davvero l’errore.
Ancora più recentemente ho trovato un altro canale – al quale per la verità ero già iscritto – che demolisce le più comuni spiegazioni sulla causa delle maree. Eppure le decine di video che avevo visto fino a quel momento mi erano sembrati plausibili, persino illuminanti. Ma è bastata la domanda del titolo per dimostrare che erano sbagliati. La Luna attira l’acqua, no? Sì, può darsi, ma l’effetto è irrilevante. Quello che è rilevante è la compressione, non l’espansione. Praticamente, questi video fanno – involontariamente – disinformazione. Facciamo i presuntuosi: se non me ne sono accorto io, figuriamoci se se ne accorge la casalinga di Voghera. Che poi si precipita sulle pagine di fb per farci sapere quanto è colta.
La Scienza in pillole è pericolosa, soprattutto se ha la cassa di risonanza di fb e degli altri social, in cui uno si considera esperto perché è abbonato a Focus (la Novella2000 della scienza).
Per chi volesse capirne di più: https://www.youtube.com/watch?v=pwChk4S99i4
