Nella Fisica sperimentale c’è qualcosa di meravigliosamente rustico. A proposito della Meccanica Quantistica mi sono sbalordito nello scoprire che in sostanza le più assurde proprietà quantistiche sono state teorizzate per rispettare i principi di meccanica classica di una pallina che sbatte tra le pareti di una scatola.
Ora stavo dando un’occhiata all’esperimento di Fermi, a Chicago nel 1942. Centinaia di pagine di calcoli di fisica teorica mai verificata, di cui non sarei in grado di capire un cazzo, per capire quanto la reazione delle barre di uranio fosse controllabile. E – dall’altra parte – la pila vera e propria. Qual era “l’impianto di sicurezza” della pila, che doveva evitare di vaporizzare Chicago se qualcosa andava storto? Udite, udite: un giovane assistente piazzato sopra la pila e munito di un’ascia, con cui avrebbe tagliato la corda di canapa che reggeva una barra di cadmio.
Tutto ciò non è semplicemente bello: è meraviglioso.