Body Building

B
[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_column_text]La mia generazione ha assistito alla cosiddetta “epoca d’oro” del body-building, tra la metà dei ’70 e quella degli ’80. Chi voleva ci ha anche preso parte, tra cui io – di striscio. Non rinnego niente: essere grossi piaceva a quasi tutti e tra miei compagni di classe erano più quelli che andavano in palestra a sollevare pesi di quelli che no. Una parte la fecero anche film come Rocky, con le sue flessioni su una mano sola, e canzoni come Kung-fu fighting (che c’entra il kung-fu? niente, ma tutto faceva brodo). Tra le voci dissonanti, alcune di assoluto prestigio: un mio amico era ala sinistra della nazionale di pallamano, nonché pluricampione d’Italia con la Cividin. Mi chiese perché non “facevo qualcosa di utile” invece di tirar su pesi come un cretino, ma presto ebbi l’alibi che facevo anche karate. Peccato che il mio maestro di karate schifasse i pesi come e più del pallamanista.

Il fatto è che all’inizio si faceva bodybuilding per diventare più forti – il che ci può anche stare – ma prestissimo la ragione principale diventò l’essere più belli. E qui la logica non regge più tanto. Ottenebrati dalla visione dei muscoli, prendemmo come nostri idoli gli Schwarzenegger, gli Oliva, gli Zane e i Ferrigno, non rendendoci conto di quanto in realtà fossero ridicoli. Gonfi come buoi da macello, erano incapaci non solo di un qualsiasi gesto atletico, ma anche del semplice camminare senza dondolare.

 

Il bello è che oggi il BB, soggetto a una crisi di significato come non mai, si rifà all’epoca d’oro come a un periodo di fisici ancora armoniosi, il che è vero solo se confrontato con le mongolfiere attuali. Nell’ambiente nessuno ha mai affrontato neanche per sbaglio alcuni temi rilevanti. Primo: se smetti di allenarti ti sgonfi immediatamente, a prova che si tratta di muscoli finti, transeunte. Secondo: è uno “sport” (sic) psicologicamente insano, perché porta progressivamente tutta la tua attenzione solo sul tuo aspetto e in nessuna misura sulla sostanza di quel che sei o sai fare. È pura coltivazione narcisistica. Terzo: distorce gravemente la percezione dell’equilibrio fisico dell’essere umano. Quarto: è pericoloso per la salute (i morti per doping non si contano).

I criteri di giudizio in ogni competizione, in primis il Mister Olympia, sono assurdi, perché premiano le mostruosità. Prendete un qualunque vero atleta, di qualsiasi disciplina. Tranne pochissime eccezioni (sumo, atletica pesante, corsa su lunghe distanze…), i fisici prodotti dalle loro discipline sono infinitamente più armoniosi di quelli dei più armoniosi bodybuilder. Oltre – come già detto – a essere molto più funzionali.

 

Frequento un certo numero di canali tubbici che affrontano i problemi odierni del BB, ma nessuno va alla sostanza delle cose, perché gli assunti iniziali non vengono messi in discussione. E il primo di tali assunti è proprio che un fisico da BB sia in qualche misura più bello di quello di un qq atleta serio. A me di ciò interessa il principio generale, riscontrabile in molti altri ambienti, per il quale la percezione delle cose, viste dal di dentro, subisce distorsioni grottesche. Questo accade perché mancano i riferimenti esterni, non nel senso che non esisterebbero ma che vengono sistematicamente rifiutati, negati, nascosti. Qualunque persona normale dopo un po’ vede quello che dall’interno non riescono più a vedere, cioè la virtus in medio, l’equilibrio, la proporzione. Commentatori e addetti anche intelligenti partono da presupposti assiomatici non dimostrati da nulla. Lo sviluppo naturale di un tricipite in qualunque disciplina sportiva ha dei limiti ben precisi, contenuti in un range che dipende dall’uso del muscolo in quella disciplina. Cosa ci può essere di esteticamente bello in una massa – sia pur definita – sviluppata 4-5 volte tanto? A parte che non serve a niente, ma quale armonia persegue? Di cosa e rispetto a cosa? Il BB attuale non fa altro che evidenziare – con le sue mostruosità – il gap estetico che era già presente nell’epoca d’oro.

Prendiamo uno sportivo completo: Ashton Eaton, detentore del record mondiale di decathlon. Il suo fisico, funzionale a diversi tipi di gesto atletico, è muscoloso e armonioso. Prendiamo un atleta di crossfit di alto livello: Rich Froning. Senz’altro più grosso di Eaton, dato il maggior peso della forza pura nel crossfit, rimane “normale”, riconoscibile. E ora prendiamo il più famoso bodybuilder dell’epoca d’oro, Schwarzy, e uno della nuova generazione, Big Ramy. Mi spiegate in cosa sarebbe più bello – per non dire più funzionale – il loro fisico rispetto agli altri due? Ecco: l’attuale dibattito sul BB confronta Schwarzy con Ramy, ma non si preoccupa minimamente di paragonare uno di loro a Eaton o Froning. E questo è un errore di percezione, sistematico.

De che state a parlà?[/vc_column_text][vc_empty_space height=”20px”][vc_column_text][highlight color=’#000000′ background_color=’#fff000′]Clicca su una di queste immagini per vedere la galleria fotografica.[/highlight][/vc_column_text][vc_empty_space height=”10px”][vc_gallery type=”image_grid” images=”4507,4508,4523,4510″ column_number=”4″ grayscale=”yes” images_space=”gallery_without_space”][vc_row_inner row_type=”row” type=”full_width” text_align=”left” css_animation=””][vc_column_inner width=”1/4″][vc_column_text]Ashton Eaton[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/4″][vc_column_text]Rich Froning[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/4″][vc_column_text]Arnold Schwarzenegger[/vc_column_text][/vc_column_inner][vc_column_inner width=”1/4″][vc_column_text]Big Ramy[/vc_column_text][/vc_column_inner][/vc_row_inner][/vc_column][/vc_row][vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][/vc_column][/vc_row]

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Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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