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L’Altalena (cap.2 -3)

Gettai l’articolo sul tavolo, annichilito dal fatto che mi ero sorbito tre mesi di esilio (e altri tre me li sarei dovuti ancora sorbire) per avere il privilegio di leggere un racconto di fantascienza, partorito dalla mente ormai allo sfacelo di un vecchio fallito, che probabilmente credeva fermamente in ciò che scriveva solo per non morire di disperazione in un posto dimenticato da tutti. Dentro...

L’Altalena (cap.2 -2)

Fu così quasi per disperazione che una bella mattina di ottobre, sotto un pallido sole siberiano, scesi gli sgangherati scalini di pietra dell’edificio che mi ospitava, munito di un lasciapassare gentilmente fornitomi dalle controparti russe del progetto. Ero scortato dalla mia recalcitrante interprete; piano di volo: la biblioteca di uno degli istituti di Fisica. In quel regno dimenticato di...

L’Altalena (cap.2 “Akademgorodok” -1)

Capitolo 2 – AKADEMGORODOK Trascorse un anno, durante il quale quasi mi dimenticai di tutta la faccenda, benché tenessi il dossier dalla busta giallo-tristezza in un posto ben preciso della mia libreria. Sapevo dov’era, ma per lo più evitavo di guardare in quella direzione: a seconda del mio umore, soffermarmi con lo sguardo su quella busta poteva significare alternativamente l’equivalente...

L’Altalena (cap.1 -4)

Probabilmente l’accademico russo-siberiano si occupava anche lui di etnologia, e aveva raccolto informazioni che riguardavano un’area relativamente non troppo distante dalla cittadella-prigione in cui risiedeva. Il professor Akundjanov aveva ritenuto rilevante scrivere un articolo sull’altalena, la “potente”. Ma perché? Era la stessa di cui aveva sentito parlare il giornalista? E se no, che...

L’Altalena (cap.1 -3)

Per un paio di giorni convissi con questo piccolo fastidio che mi ronzava dentro, poi non ce la feci più, e decisi di verificare per altra strada. Se avessi scoperto che il grand’uomo aveva inteso proprio la suthat, l’avrei aspettato sotto casa sua con una mazza ferrata, altrimenti gli avrei chiesto ulteriori informazioni sull’altalena numero 2. Chiamare io direttamente l’intrattenitore da feste...

L’Altalena (cap.1 -2)

Finito il racconto dell’altalena, il Provetto Viaggiatore pescò da un altro cassetto del suo repertorio, e io trovai improvvisamente che si era fatto tardi. Tornando a casa, mi vedevo davanti agli occhi quell’altalena fuori scala e capivo che, se proprio non mi avrebbe tenuto sveglio quella notte, l’immagine aveva comunque trovato stabile ricetto in qualche parte della mia memoria latente...

L’Altalena (cap. 1 “Indizi” -1)

Sono sempre qui, seduto sulle assi di legno, le orecchie piene dello sbattere dei teloni, quasi un tuono. Come può questo semplice vento agitare simili paramenti? Dovrei scendere e andarmene, questo dovrei fare. Sono ormai quasi due giorni che me lo ripeto. Ma sono stanco, molto stanco. E ho paura...

Un regalo

Cari lettori di questo Blog, continua il mio stupore nell’osservare che il numero di visitatori quotidiani tende a crescere. Il mio obiettivo, nell’aprire il Blog, non era di farne un luogo di simposio, ma di semplice deposito personale dei miei pensieri (sia contingenti che di antica memoria) e – forse questo sì – di summa dei medesimi, che un qualunque conoscente o amico decidesse...

San Cassian e i Veri

Ogni città, per chi ci vive, ha dei confini invisibili che separano significati. Basta un albero, un cancello o un colpo d’occhio e si passa da una zona a un’altra, diversa. Tutti noi abbiamo una mappa interiore, personale, che suddivide le nostre città in aree il cui sapore è determinato dal sommarsi degli strati d’esperienza soggettiva. Gli strati cominciano a formarsi da...

SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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