
Non dico nulla di sorprendente ricordandola per You’re the one that I want, capolavoro casuale di un film per bimbiminkia, però divertente nei suoi centomila luoghi comuni.
Zeus, Nestore, Achille, Enea, Patroclo… notoriamente erano negri. Questa non è political correctness, ma pura stupidità. Nel plot Troia: la caduta di una città Netflix – nell’offrirci il pacchetto standard – si è dimenticata di inserire qualche ancella lella e uno o due guerrieri froci. Ma sono solo alla seconda puntata e forse non è un errore ma una posticipazione. A ogni modo, se...
[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_column_text]Non sto parlando di come i poliziotti chiamano i carabinieri, bensì degli indimenticati responsabili, anche in...
Odio le serie tv buttate in vacca. Esattamente come per Terminator, Stranger Things aveva fatto il botto con la prima serie, aveva avuto un’accettabilissima correzione di rotta con la seconda, e si è buttata al porco con la terza. I ragazzi non devono crescere, anche se è inevitabile lo facciano. Però si può lavorare su questa inevitabilità, che non consista nell’adottare i più vieti e telefonati...
Quando tornai a Trieste da Venezia, in una strana estate d’attesa, cercavo di ambientarmi nella nuova realtà che era una ripresa con iato di una vita precedente. Dalla biblioteca saccheggiai quasi tutti i Maigret che trovai, e questo andava bene perché era una continuazione senza il precedente, ma facile. Poi mi dovetti avventurare tra la musica di mio padre, senza nessuna traccia. Anzi no:...
Sto seguendo la serie tv, che è fatta veramente bene. Riconosco la ricostruzione nel dettaglio dei contorni, dal mobilio alle procedure, dalle espressioni facciali alle attrezzature. Tutto il mondo sovietico era caratterizzato da una versione nominale/formale delle cose e da una reale. Un esempio illuminante e antico erano le dotazioni radio dei carrarmati nella II guerra mondiale: le radio dei...
[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_column_text]Naohisa Inoue è un artista di Osaka che ha lavorato per lo Studio Ghibli, produttore di film anime, in...
La Dietrich, che non mi ha mai fatto impazzire come idolo sexy (magari per chi cercava una mistress che lo frustasse andava bene…), era un’attrice della madonna (uno per tutti: Testimone d’accusa) e una discreta cantante. Un suo cavallo di battaglia era Where Have All The Flowers Gone?, di Pete Seeger, canzone antimilitarista per eccellenza. Ne aveva registrate versioni in inglese, tedesco...
Si dice che se lasci fare tutto agli architetti ti trovi un corridoio che somiglia a una pista di decollo, con luci stroboscopiche innestate nel pavimento, guard-rail a metà strada, maschere azteche che pendono funeree dalle pareti. Analogamente, se lasci fare al web mazterz ti trovi un sito che somiglia a un luna park, lontano dalla scarna essenzialità della sostanza che hai perseguito per 40...