Studi sociali sui Dating Site

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Ho scoperto che esistono delle raffinate analisi sociali dei dating site. Sono basate sui dati pubblici circa l’utenza e sugli algoritmi interni delle piattaforme, e da ciò traggono conclusioni di estremo interesse.

 

Secondo questi studi, in media gli utenti sono per il 70-75% maschi. Questo crea di per sé un sensibile svantaggio all’utenza maschile, perché il rapporto già in partenza è di 3 a 1. Ma in realtà è molto peggio di così. Le donne sono molto più selettive degli uomini nell’attribuire le preferenze, e il risultato è che si forma una ristretta fascia di uomini – meno del 10% – che raccoglie oltre il 60% delle preferenze. Gli altri si trovano a dover competere per donne meno attraenti in un contesto in cui il rapporto numerico tra i sessi arriva persino a 30 a 1.

 

A questo punto intervengono gli algoritmi di cui si diceva, che tendono a: 1) nascondere i profili meno preferiti; 2) nascondere i profili di chi attribuisce troppe preferenze. Quindi lo sfigato di turno, che cerca di essere contattato “facendo il galante” perché nessuna lo contatta spontaneamente, viene penalizzato due volte.

 

Chissenefrega – direte voi. E invece no, perché è proprio adesso che subentrano le considerazioni sociali, stante il fatto che i dating site sono diventati un modo molto comune per trovare partner. Alcune analisi si concentrano sui criteri di selezione/accoppiamento, in genere valutati come poco “umanistici” e basati invece solo sull’apparenza. Altre evidenziano l’iniquità della nuova “distribuzione della ricchezza”, creata dall’accelerazione del (superficiale) processo di selezione: a chi tanto, a chi niente. Altre ancora si spingono a ponderare la tendenza nel contesto sociale già presente, in cui cresce ogni giorno il numero di giovani maschi senza una partner (cfr. il fenomeno Incel). E qui le cose diventano socialmente pericolose.

 

In sostanza il quadro che ne scaturisce è la progressiva creazione di una casta di privilegiati, votati a rapporti superficiali, contro una crescente massa di sfigati arrabbiati.

 

No è belo.

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SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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