Cugino di campagna

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[vc_row css_animation=”” row_type=”row” use_row_as_full_screen_section=”no” type=”full_width” angled_section=”no” text_align=”left” background_image_as_pattern=”without_pattern”][vc_column][vc_column_text]Non sto parlando di come i poliziotti chiamano i carabinieri, bensì degli indimenticati responsabili, anche in sede penale, di Anima mia, quel pezzo che sembrava cantato da uno che in segheria aveva avuto un brutto incidente alle parti basse.

Cosa c’entro io con I cugini di campagna? Beh, fino a oggi potevo vantare solo una concittadinanza con Flavio Paulin (l’incidentato in segheria) e una conoscenza in diretta visiva con Ivano Michetti, fondatore del gruppo col gemello Silvano nonché miglior imitazione umana di Napo orso capo e di Sai Baba, che per qualche sua ragione ogni tanto viene allo stesso bar di Montesacro dove vado io.


Da oggi, però, mi fregio di una conoscenza di tutt’altro spessore, nella persona di Tiziano Leonardi, attuale tastierista del gruppo e amico di un amico di un mio amico, ragione per la quale ci siamo trovati allo stesso tavolo di festa di compleanno (del mio amico, è chiaro). Tutto ciò è rilevante? Direi di sì. Chi si immagina Mr Leonardi come un raccattato-lungo-la-strada deve invece considerare che il suddetto è non solo diplomato bensì anche specializzato al Conservatorio, il che già di per sé lo colloca su un piano diverso da quello presumibilmente immaginato dagli osservatori dell’aspetto musicale del gruppo. In secundis, il 35enne Tiziano ha una vera cultura musicale pop-rock che parte dagli anni ’60, per cui è estremamente piacevole confrontarsi con lui su solisti e complessi e generi, da allora a oggi. Tertium, il giovane non se la tira affatto, nonostante un aspetto gradevole che – senz’altro – infiniti addusse lutti alle Achee.

Cosa ci fa uno che somiglia a Michael Hutchence (INXS, R.I.P.) tra i Cuggini?

Beh, non ho avuto cuore di chiederglielo, ma mi ha immediatamente riportato alla mente i caratteri di un film, Quartetto Basileus di Fabio Carpi, 1982, dove ugualmente un aitante giovane entrava a far parte di un gruppo di vecchiardi suonatori, provocando dinamiche interne di vario genere e impatto. Nel caso di Leonardi, inoltre, non si spiega perché i suoi cuggini non facciano cantare lui, visto che alla festa ha cantato e ha una voce da basso-tenore che scuote i muri.

A ogni modo, che vi freghi o meno, sono contento di averlo conosciuto, e potete giocarvi il culo che verrà il giorno in cui andrò a un concerto dei Cugini di campagna.

Anima miaaaaa…![/vc_column_text][/vc_column][/vc_row]

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SU DI ME

SONO EDOARDO, NATO A TRIESTE NEL 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. CONTINUA...

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