Con quella voce da checca e quei modi affettati, Gianni Clerici non mi era simpatico. Negli anni ’70 e ’80 seguivo il tennis, e trovarmi i suoi resoconti sulle pagine sportive di Repubblica mi pareva uno spreco di spazio sul giornale: lasciatelo a chi racconta lo svolgimento delle partite, non a chi parla degli affari suoi. Però, per un motivo o per l’altro, non riuscivo a non leggerlo. Finché...
Chess…sbocio! Complimenti!
Che ci frega se queste giocano a scacchi?