Il giuoco della spada a molti non aggrada

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xSpadaxNon starò a dire le solite eppur vere banalità sull’Italia minore che vince col judo, il fioretto o il tiro a segno, mentre la pallavolo naufraga, l’atletica non esiste, il nuoto si fonda sulle vecchie glorie.

Da grandissimo esperto di scherma spenderò una parola sulla spada. La spada ha poche regole: chi colpisce per primo vince. Bersaglio: tutto. Si potrebbe obiettare che magari colpire un piede non è come prendere il cuore, ma sono regole ex ante. Si accende la lucetta, o hai vinto tu o ha vinto lui, fine.

Poi c’è il fioretto. Nel fioretto, tu colpisci ma forse no perché se l’altro aveva l’intenzione prima di te allora vince lui. Chi decide l’intenzione? Un giudice con giacchetta e modi da frocio che – soprattutto se è coreano – ha un francese opinabile. Oppure colpisci ma non dove dovevi, oppure vi colpite assieme ma uno ha ragione perché è arrivato… secondo! Quindi ti ri-rivolgi al giudice che pure lui non ha capito un cazzo e allora serve la moviola che spesso dice che vi siete sbagliati tutti.

Infine c’è la sciabola, che sembra un rubabandiera con le lame. Perché c’è la pedana, nella sciabola? Vanno solo in avanti, e per un metro-due al massimo. Gli assalti durano due secondi. Ovvio che il giudice con giacchetta frocissima ci capisca ancora meno che nel fioretto, visto che nemmeno gli sciabolatori stessi si rendono conto di che stia succedendo.

Fioretto e sciabola non sono cose serie. Nel terzo millennio, continuano a dipendere dal visto/non visto di uno che sta fuori e pontifica, non solo sui fatti ma pure sulle intenzioni. Non mi fido, come non mi fido della ginnastica, dei tuffi, del dressage (che meriterebbe un libro a parte, tanto è una cazzata): non mi fido ovunque ci sia qualcuno che interpreta i fatti.

Il giuoco della spada a molti non aggrada, dicono le mie triestine Modiano (superiori alle trevigiane Dal Negro, per non parlare delle piacentine e delle assurde napoletane, buone per i differentemente disabili mentali). Ma è l’unico gioco serio. Touché.

1 comment

  • Da ragazzino ho praticato un po’ di fioretto ed è vero, l’assalto dura una frazione di secondo e chi ci capisce é bravo. Ciò è sufficiente a patentare come clamorosi falsi storici tutti quegli interminabili duelli all’arma bianca ai quali ci ha abituato il cinema. Probabilmente vinceva il più stronzo. D’altra parte De Coubertain(?) non era ancora nato.

SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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