Cronache dal mondo Over (3) – Donne-torta e donne col fucile

C

menopausa

Nella mia incessante vita esplorativa, sono capitato su un sito di incontri per “over”.

Poiché nessun over si sente tale – me compreso – ho utilizzato il luogo non, come forse dovrei, per cercarmi un’attempata badante, bensì per capire somiglianze e differenze tra questa specifica community e quelle più generaliste.

Qui riposto alcune mie considerazioni, raccolte nel blog personale interno al sito stesso.

 

Dopo lunghi studi, gli scienziati hanno così definito le due categorie principali di femmina umana.

Le donne-torta sono fatte a sembianza di donna (foemina foemina), oppure a forma di torta (foemina pulmentina). Le torte sono notoriamente fatte per essere mangiate, e difatti le donne-torta sognano che ciò avvenga, possibilmente a opera di un principe azzurreo. Esse sono perciò accondiscendenti e apparentemente passive. Il loro mondo è fatto di centrini da tavola e colore delle tende. Sono abili cuoche. Non interferiscono col vostro mondo maschile, del quale peraltro conoscono solo l’esistenza per sentito dire (da babbi o fratelli, più raramente zii o cugini). Il terreno principale d’interazione con una donna-torta è il talamo, dove vi danno tutto, sempre col sorriso sulle labbra. In secundis viene la cucina, quando vi prendono per la gola.

Le donne col fucile (foemina armata) sono indipendenti, e somigliano a voi (quelli indipendenti tra voi). Si chiamano così perché sono in grado di difendere da sole la casa da un’intera tribù di Sioux, mentre voi state cacciando orsi. Quando tornate si trasformano in donne, ma fino a un certo punto e solo in certi giorni della settimana (a caso, quando gli va). Sono molto stimolanti intellettualmente, con l’unico difetto di propendere per avere sempre ragione. Cucinano discretamente o malissimo, ma solo cose semplici. A letto sono interessanti perché fantasiose e perverse, ma a volte vogliono scambiare i ruoli, qualunque fossero quelli di prima.

Se nelle donne-torta l’aspetto estetico è importante ma non cruciale (sono zuccherose comunque, e alla peggio spegnete la luce), nelle donne col fucile diventa basilare: se somigliano ad Angelina Jolie, tutto bene; se a Maga Magò, siete in guai seri. Gli accoppiamenti di donne Maga Magò con maschi umani sono possibili solo in due casi: occasionalmente, se siete ubriachi fradici, allupati come un leprotto e nel giro di 300 Km non c’è nemmeno una capretta nubile; stabilmente, se siete un uomo-zerbino.

Purtroppo, l’avanzare dell’età modifica sensibilmente il quadro sinora descritto. Gli scienziati hanno notato un forte incremento della componente a ph acido in entrambe le categorie. Le donne-torta inacidite credono sempre di essere donne-torta e basta, ma in realtà il loro sapore cambia in misura consistente. Esse inconsapevolmente somatizzano la frustrazione che voi non siete il principe azzurreo che speravano in gioventù. Cominciano a interferire col vostro mondo maschile, cercando di limitarlo temporalmente e spazialmente, fino a relegarvi in poltrona per poi lamentarsi che state sempre in poltrona. Continuano a cucinare benissimo e a soddisfarvi a letto, solo che ora ve lo fanno pesare.

L’aumento di ph acido nelle donne col fucile è meno sorprendente, anche per l’osservatore (voi). Solo che ora vogliono avere ragione sempre, anziché quasi sempre come prima, e le attività talamiche si riducono considerevolmente, a favore di impegni esterni di vario tipo, segno di loro profonda insoddisfazione globale. Alcune si gettano nel sociale, altre allevano piante carnivore, altre ancora spingono la loro originale vena intellettualoide sino a seguire corsi di campane tibetane. Tentano in tutti i casi di farsi possedere sessualmente dal “maestro” di turno. Anche qui va distinto se in origine somigliavano più ad Angelina Jolie o a Maga Magò. Nel primo caso, vi potrebbe rodere per i cessati favori accordativi; nel secondo c’è una sola cosa da fare: cercatevi un incarico qualsiasi, anche gratuito, in Antartide

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SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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