Mamma li turchi!

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Uno degli snodi cruciali del casino fondamentalista in medio oriente è la Turchia.

Al momento, i turchi stanno organizzando raid contro ISIS. L’esercito turco è particolarmente cazzuto, e il Paese non è disposto a fare figuracce.

Finché la Turchia “sta di qua”, si può pensare che il Califfato troverà consistenti ostacoli sulla via della propria realizzazione. Ma non è certo fino a quando la Turchia di qua rimarrà. Lo spirito di Mustafa Kemal è in ribasso da diversi anni, e personalmente ho assistito a un inquietante intervento del ministro dell’economia turco sulle ingerenze occidentali in materia religiosa.

Chi è stato un po’ in Turchia, soprattutto ad Ankara, ha visto in funzione la loro macchina amministrativa: sono molto gentili e ancor più decisi. L’apparato funziona a meraviglia, efficiente e degno di una grande potenza. La Turchia ha enormi interessi economici in Asia Centrale ed è protagonista in un bacino culturale che va dall’Egeo alla Cina. Quindi è cruciale capire in che direzione politico-religiosa questa macchina si muove e si muoverà.

È molto chiaro che i turchi non vogliono rotture di coglioni all’interno – come i russi – e quindi allargano il giardino per tenere lontani gli altri. È invece tutto da vedere se gli conviene aprire attivamente un fronte orientale, che è tutt’altra faccenda. L’unica certezza è che, al momento, se prova ad addentare la penisola anatolica ISIS si romperebbe i denti, e di brutto. Dai tempi della Nato e delle catene d’acciaio sul Bosforo (contro le navi sovietiche), la Turchia è un avamposto vigile e indispensabile alla tranquillità occidentale. Cosa della quale la UE sembra non rendersi conto. Tra i mille regali che quest’ultima ha fatto a Paesi marginali o del tutto inutili, sarebbe il caso di considerare seriamente la possibilità di accelerare il processo di accesso della Turchia a Stato membro, invece di pippeggiare sulle questioni dei diritti umani.

In Occidente non c’è la minima percezione di chi sia la Turchia, e quanto pesi. In termini politico-strategici, pesa come più di metà dell’Europa, altro che Ucraina!

Per ora registriamo i raid contro ISIS, ringraziando che non sia viceversa. E stiamo a vedere.

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SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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