Spending Review

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Lo dico subito: la spending review (SR) è un’enorme cazzata.
Ora mi si solleverà l’amico cinquestellino che non vede l’ora di mettere sul lastrico Moretti (quello delle FS). No, caro amico cinquestellino, su Moretti sono/ posso essere d’accordo con te. E sono anche d’accordo sugli enormi sprechi della Pubblica Amministrazione. Io sono un fulgido esempio di tali sprechi.
Quindi mi spiego meglio: la SR non è una cazzata in sé, ma per come è organizzata. L’ha detto benissimo – anche se non era difficile – Bonanni della CISL: si tratta di un taglio lineare su tutta la PA. Ecco, persino Bonanni, che probabilmente non ha lavorato un giorno in vita sua, l’ha capito: i tagli lineari e indiscriminati non solo non servono a niente, ma sono destinati a peggiorare la già disastrata condizione di totale inefficienza della PA. Si risparmia? Sì, ma a fronte di un peggioramento più che proporzionale dei servizi pubblici resi. Come mai? È semplice da spiegare, con un esempio. Mettiamo che in una certa Direzione della PA ci siano 5 uffici, di cui 4 non fanno un cazzo e il 5° lavora per tutti. Giusto sarebbe chiudere o riconvertire o mandare al gulag gli occupanti dei 4 uffici fancazzisti e magari rinforzare il quinto, quello “bravo”. Invece il taglio lineare colpirà tutti, col risultato che chi già non faceva un cazzo continuerà a non farlo, mentre il quinto ufficio risulterà menomato e produrrà di meno. Nel complesso della Direzione, si avrà una diminuzione di efficienza complessiva.

Ho già assistito a una SR e mezzo. Anzi, l’ho subìta. Monti l’aveva organizzata, dando incarico a chi non aveva nessun titolo particolare per eseguirla. Che poteva fare, costui, in due mesi (o sei)? Niente, se non tagliare a caso e a cazzo. Come si taglia a caso e a cazzo? Linearmente, ovvio.  Nessuno che non abbia almeno 3 anni di tempo, potere assoluto quanto Sauron il signore oscuro e dietro un battaglione di carabinieri (meglio sarebbe di orchi vampiri zombi) potrà mai fare nient’altro che agire a capocchia. Per aumentare l’efficienza della PA bisogna studiare nel dettaglio ogni singolo ufficio, ogni sua singola funzione e ogni suo processo. Mettersi all’ingresso e all’uscita della “scatola amministrativa” non serve a una fava: bisogna entrarci e capire cosa fa e come, ma non c’è tempo né risorse per farlo.

Dopo il primo giro, Monti ci ha riprovato coi suoi “saggi”. In due mesi, non hanno potuto fare altro che constatare l’ovvio e proporre generici rimedi a ombrello, che non entravano minimamente nel merito. Come dire “per diminuire gli incidenti in moto serve che la gente faccia meno incidenti in moto”. Bravi! clap, clap!
Ora c’è questo Cottarelli cui Renzi ha consegnato la patata bollente. Neanche se fosse Silver Surfer potrebbe far niente, se non i famigerati tagli lineari: non ha tempo, non ha risorse, non ha credibilità.
Io conosco un caso in cui la SR ha avuto successo. Non era in Italia, ma in Gran Bretagna. Non si voleva riformare tutta la PA, ma solo una piccola nicchia di uffici front-end. Non avevano due mesi, ma cinque anni.

Credo di essermi spiegato.

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SU DI ME

Sono Edoardo, nato a Trieste nel 1959. Lì ho ancora una casa e ci torno quando mi va, ma da molti anni vivo a Roma. A Roma sono nati i miei figli, e tanto basterebbe a giustificare sia la mia esistenza che la permanenza nella capitale. Continua...

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